La norma del Cielo – Claudio Rocchi VS L’impiego del vuoto (Lao Tzu)

Si forano porte per vivere le case,
Nel vuoto del vaso sta il senso dell’uso.
Gli specchi ci danno immagini riflesse,
Lo specchio è sé stesso quando è vuoto.
Vivi la vita, vivendo la vita,
Usa la mente, tenendola vuota.
Vivi la vita, vivendo la vita,
Usa la mente, tenendola vuota.
La vita che vivi, la misura è il tuo volere,
Quello cui sei attaccato, quel che vuoi desiderare,
Non avere desideri, non volere possedere,
Non sarai posseduto dal volere.
La norma del cielo è il vuoto di tutto,
Il vuoto che riempie di tutto ogni cosa.
La norma del cielo è il vuoto di tutto,
Il vuoto che riempie di tutto ogni cosa.
Senza nome è l’inizio del cielo e della terra,
Col nome è la madre di tutto e di ogni cosa,
Il nome divide, la forma è l’illusione,
Lo specchio è sé stesso quando è vuoto.
La norma del cielo è il vuoto di tutto,
Il vuoto che riempie di tutto ogni cosa.
La norma del cielo è il vuoto di tutto,
Il vuoto che riempie di tutto ogni cosa.

“I diversi modi possibili di confrontare gli accadimenti sono la prova dei diversi “noi” (Claudio Rocchi)

“I diversi modi possibili di confrontare gli accadimenti sono la prova dei diversi “noi”. C’è un me che sorride ad un’offesa, ad esempio, e ce n’è un altro pronto all'”occhio per occhio”. Il primo è nel gruppo che fa la pace, il secondo in quello che fa la guerra. Il “presente” mentre scrivo una canzone è lo stesso presente abitato dalle bollette che devo pagare in posta, dal “litigio” con il mio amore, dalla necessità di fare la spesa, dal dolore sotto il polpastrello del dito, dalla voglia di sole.
Di volta in volta, quando ne siamo capaci, scegliamo il presente cui dedicarci prioritariamente, se non ne siamo capaci siamo scelti noi dal “presente” che ci sovrasta più degli altri sino ad annientarci a volte, o a magnificarci.
Fossimo pietre saremmo lì fermi per terra. Ma siamo cristalli che accolgono le varie luci del presente (stati emotivi, accadimenti) e (come prismi plurisfaccettati) la riflettiamo “creando” proiezioni di luce rifratta.
Se poi volessi prendere per buona la bizzarra idea che “così è nel piccolo, cosi è nel grande” (Kybalion, Ermete Trismegisto) vedresti come muovere un dito qui potrebbe creare un mondo là, tra micro e macrocosmo….”(Claudio Rocchi)

Koan Zen tratto dal Telefilm Kung Fu

Liber(at)i dal possesso

La vita che vivi la misura il tuo volere, quello cui
sei attaccato, quel che vuoi desiderare, non
avere desideri, non volere possedere, non sarai
posseduto dal volere.
(La norma del cielo – Claudio Rocchi)

Video estratto dall’ottavo episodio episodio, “Il soldato”, della seconda stagione della serie televisiva “Kung Fu” (1972-1975)